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Microservizi o monolite: esperienze reali di startup nel 2025

by Federica Violante

Nel mondo delle startup nel 2025, le decisioni tecnologiche sono più importanti che mai. Se stai pensando di lanciare il tuo progetto o se sei già nel pieno della fase di sviluppo, ti sarai sicuramente posto una domanda cruciale: Devo optare per un’architettura a microservizi o rimanere fedele a un monolite? La risposta non è sempre semplice, perché dipende da tanti fattori come la natura del prodotto, il team a disposizione, gli obiettivi di crescita e anche le sfide tecniche che si vogliono affrontare. In questo articolo voglio portarti nel mondo reale delle startup del 2025, condividendo esperienze concrete, casi pratici e insegnamenti che abbiamo raccolto il tutto in un panorama che cambia rapidamente e richiede scelte oculate.

Microservizi o monolite: un viaggio tra le scelte tecnologiche di startup nel 2025

Nel 2025, le startup si trovano di fronte a un mondo in continua evoluzione, dove la tecnologia avanza a ritmo serrato e le aspettative del mercato sono sempre più alte. La scelta tra microservizi e monolite può sembrare tecnica, ma in realtà è strettamente legata a come le aziende vogliono crescere, innovare e reagire alle nuove sfide.

Perché optare per i microservizi?

I microservizi sono come dei piccoli compartimenti stagni in un grande sistema: ogni servizio rappresenta una funzione o una feature autonoma, che può essere sviluppata, testata e distribuita indipendentemente dagli altri. Questa modularità permette alle startup di adottare tecnologie diverse per ogni servizio, facilitare l’aggiornamento continuo e scalare le parti più critiche senza dover riprogettare l’intero sistema.

Nel 2025, molte startup hanno scelto i microservizi perché vogliono crescere rapidamente, sfruttare il cloud e mantenere alta la resilienza del sistema. Per esempio, una piattaforma di e-commerce ha potuto aumentare di dieci volte il traffico senza bloccare l’intero sistema, semplicemente aggiungendo nuove istanze di certi microservizi. Oppure, startup di intelligenza artificiale ha isolato i moduli di analisi dei dati per far evolvere più facilmente le proprie tecnologie di machine learning.

Perché mantenere un monolite?

Il monolite, invece, è come un sistema unico e compatto: tutto il codice è in un’unica base, facilmente comprensibile e rapido da mettere in piedi. Questa soluzione è ideale per startup che devono arrivare sul mercato il prima possibile, senza troppi fronzoli tecnici. Se il progetto ha bisogno di una velocità di sviluppo molto alta, senza troppe complicazioni di gestione, il monolite rimane la scelta più pratica.

Nel 2025, alcune startup hanno deciso di partire con un monolite perché volevano un “prototipo rapido” o per testare il mercato in tempi brevi. Solo successivamente, con l’aumentare delle richieste, si sono rese conto che questa architettura può arrivare a limitare la manutenibilità e la scalabilità, e hanno dovuto ripensare la loro strategia.

La strada nel 2025: cosa hanno scelto le startup e perché

La verità è che non esiste una ricetta universale. Ci sono startup che partono subito con microservizi per prepararsi a crescere, altre che preferiscono mantenere tutto semplice all’inizio, poi cambiano strategia quando il sistema inizia a diventare troppo complesso. Quello che emerge dai casi reali del 2025 è che le scelte dipendono molto dal tipo di mercato, dai tempi di lancio, dal team coinvolto e dagli obiettivi di lungo periodo.


Casi reali di startup nel 2025: come hanno scelto tra microservizi e monolite e cosa hanno imparato lungo il percorso

Entriamo nel cuore delle storie che ci fanno capire meglio come funzionano queste decisioni nel mondo reale. Dal campo ci arrivano tante testimonianze di startup che, più o meno consapevolmente, hanno fatto le proprie scelte architetturali e di certo hanno imparato qualcosa.

Caso 1: La startup di marketplace AI – Microservizi dalla nascita

Questa startup, specializzata in negozi online che sfruttano l’intelligenza artificiale per personalizzare l’esperienza di acquisto, ha deciso subito di adottare un’architettura a microservizi. Il motivo? Volevano poter integrare nuove funzionalità di raccomandazione e analisi dati in modo indipendente, senza bloccare il resto del sistema.

Dopo aver affrontato le prime sfide di orchestrazione e di monitoraggio, i fondatori hanno riconosciuto i vantaggi di grande flessibilità e scalabilità. La possibilità di aggiornare singoli servizi ha permesso di innovare più rapidamente, anche se l’infrastruttura è risultata complessa da gestire.

Caso 2: La piattaforma di delivery locale – Partita con un monolite, poi evoluta

Un’altra startup, che offriva servizi di consegna di cibo e prodotti locali, ha optato inizialmente per un monolite. Per partire in fretta, hanno preferito concentrare tutto il codice in un’unica applicazione, lavorando molto sulla rapidità di sviluppo.

Con il crescere del traffico e la complessità dei servizi, si sono trovati a dover affrontare problemi di performance e manutenibilità. La decisione di migrare verso un’architettura a microservizi è arrivata più tardi, e questa fase di transizione ha richiesto sforzi e tempo, ma ha portato a benefici evidenti in termini di scalabilità e resilienza.

Lezioni apprese

Dalla lettura di queste storie emerge che:

  • L’avvio rapido con un monolite può funzionare se il mercato è ancora in fase di validazione, ma bisogna pianificare il futuro.
  • L’adozione dei microservizi è più adatta a startup che prevedono una crescita rapida e una distribuzione complessa, anche se richiede investimenti in infrastruttura e gestione.
  • Le transizioni tra le due architetture sono possibili ma richiedono tempo, risorse e una strategia chiara.

Inoltre, aspetti come la cultura del team, le competenze tecniche e gli obiettivi di business giocano un ruolo fondamentale nelle scelte di architettura.


Conclusioni

Nel 2025, le startup devono fare i conti con un panorama digitale complesso e in continua evoluzione. La scelta tra microservizi e monolite non è mai scontata, e spesso rispecchia la fase di vita del progetto, le competenze a disposizione e le ambizioni di crescita.

Se stai avviando una startup, valuta bene i tuoi obiettivi: se vuoi testare velocemente, il monolite può essere la strada migliore. Se invece prevedi una crescita rapida con richieste di alta disponibilità e scalabilità, i microservizi potrebbero essere la soluzione più duratura.

Ricorda: non esiste un’unica via. Le esperienze di altre startup ti insegnano che l’importante è pianificare con attenzione, essere pronti a evolvere e adattarsi ai cambiamenti. Come sempre, l’innovazione parte da scelte consapevoli e da un pizzico di coraggio tecnologico.

Se ti interessa approfondire ulteriormente o condividere la tua esperienza, lasciaci un commento!

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